Chavez vuole islamizzare il Venezuela.

 

di Dimitri Buffa

“Chavez
vuole islamizzare il Venezuela e già nella foresta amazzonica vediamo
indigene indossare il burqa [questo si che è un scoop per la mia tesi!] mentre a Caracas si vedono cartelli in cui
si invitano le venezuelane a non indossare il tanga o il bikini se non
vogliono essere violentate, in più con la legge che priva chiunque
della doppia cittadinanza presto gli oriundi italiani si troveranno a
scegliere se restare qui o dovere tornare da voi in Italia con le
drammatiche conseguenze che tutto ciò potrebbe comportare anche per il
vostro ordine pubblico“[cpt per tutti!].

Pedro Paul Betancourt è il responsabile esteri del maggiore movimento
di opposizione liberale al caudillo di Caracas Hugo Chavez,
il partito
movimento Fuerza Solidaria. Recentemente è stato ospite nella festa dei
giovani di An a Colle Oppio [erano presenti, tra gli altri, Mario Capanna, Foa, un responsabile diritti umani del governo tibetano in esilio, il responsabile esteri del Fronte della Gioventù bielorusso, una giovani Saharawi! il programma completo qui]e ha potuto spiegare che cosa sta facendo
Chavez al proprio paese. Mentre in Italia c’è ancora a sinistra chi lo
vede come un nuovo Simon Bolivar. In questa intervista racconta di come
il dittatore si appresti a diventare un monarca assoluto e dei rischi
che l’Europa corre a sottovalutare la minaccia che la sua alleanza con
l’Iran e gli hezbollah può portare all’intero sistema mondiale e alla
lotta al terrorismo islamico internazionale [Risiko!].

  


E’ vero che Chavez sta facendo islamizzare il Venezuela?

Si ci stiamo scristianizzando. Lui ormai è diventato un monarca
assoluto, cambiando la costituzione a suo comodo. Chavez sta creando un
nuovo ordine mondiale con l’Iran, gli hezbollah e la Corea del Nord [e la Siria, Cuba, gli Ufi?!].
Ahmadinejad lo chiama “mio fratello“, da noi si vedono sempre più
consiglieri arabi di Hamas e iraniani, e Ahmadinejad è già venuto due
volte in bicicletta [maledetti cicloturisti!]e poi c’è questa storia di questa strana fabbrica
di biciclette in Amazzonia in una zona molto ricca di uranio. Come se
non bastasse questa inquietante joint venture, gli islamici da noi
cominciano a farla da padrone e già si vedono campagne di propaganda
che cercano di far girare la donna venezuelana più coperta, mentre in
certe zone amazzoniche dove l’ignoranza e l’analfabetismo sono più alti
a qualche india i consiglieri iraniani chiamati da Chavez in Venezuela
sono riusciti pure a farle mettere in burqa….

Fare cambiare stile di vita alle donne venezuelane sarà difficile?

Certo, come in Brasile non vanno in giro molto vestite. Noi abbiamo 30 gradi tutto l’anno. [ragione  o religione?]
Ma adesso circolano campagne politiche e propagandistiche pazzesche che
chiedono alle donne di coprirsi e di non usare il tampax ma i pannoloni
della nonna, [maledette mode vegane!] hanno messo il divieto di consumare alcoolici nella patria
del rum nei giorni di festa. Nelle zone indigene la penetrazione
islamica è diventata più forte e infatti le donne non vanno più alla
spiaggia da sole e tanto meno in bikini. Quindi l’Iran sta penetrando
anche culturalmente oltre che economicamente. [soft power all’Iraniana…] Chavez vuole sovvertire
l’attuale ordine mondiale che si basa sulla cultura giudaico cristiana
e infatti tiene bordone agli anti semiti e sta scristianizzando tutto
il Venezuela.


E che dire del suo ruolo ambiguo con le Farc e i trafficanti di droga?

Lui è amico di questi guerriglieri narco trafficanti e da quando c’è
lui il traffico di droga si è incrementato del 100%. Tra l’altro ha
anche levato la polizia dal confine con la Colombia per dare loro più
spazio. Poi Chavez si fa bello facendo il mediatore sul caso Betancourt
perchè lui conosce benissimo chi la tiene e chi l’ha rapita e devo dire
che la Francia in questa vicenda si sta comportando maldestramente,
perchè fa il gioco di uno che vuole farsi bello [sinonimo di farsi bello, no eh?]con questo rapimento e
fa finta di non sapere di tutti gli altri rapiti venezuelani da anni
nelle mani dei trafficanti.


Tra questi rapiti ci sono anche gli italiani?

Sì la comunità italiana, essendo una di quelle più benestanti è anche
tra le più a rischio. Mentre il vostro presidente della Camera chiama
Chavez “fratello“ gli italiani in Venezuela conosceranno la
persecuzione e la povertà e fra poco anche l’esilio [ecco il tanto anelato ritorno alle radici giudaico cristiane!].

Perchè l’esilio?

Perchè lui ha fatto approvare una legge per la quale agli italiani non
sarà più consentito di avere la doppia nazionalità e dovranno scegliere
se rimanere a Caracas o tornare in patria. Questo significa che presto
potreste avere un paio di milioni di nuovi immigrati di origine
italiana da sistemare, gente che sarà costretta a lasciare tutto in
Venezuela e a tornare in Italia in mutande.


Potrebbero sempre decidersi a rinunciare alla nazionalità italiana…
[quando si dice una penna coraggiosa…]
Difficile, molto difficile. Lui considera la comunità italiana sua
nemica. [cfr con intervista all’ambasciatore italiano in Venezuela qui]E sa che ha votato contro di lui alle elezioni e nel referendum
e lo sa perchè riesce a controllare capillarmente tutti grazie ai
marchingegni del voto elettronico… e quindi incoraggerà l’esodo che
sarà come quello dalla Libia dopo il golpe di Gheddafi nel 1969. E dico
un’altra cosa, noi abbiamo scoperto che il 90% [non il 100%?]dei rapiti dalle Farc in
Venezuela sono nemici e oppositori di Chavez, strana coincidenza no? E
molti sono italiani.


Insomma con Chavez il Venezuela sta tornando indietro?

Putroppo è così. Basta vedere i cartelloni stradali in cui si dice alle
donne di non vestirsi sexy con il tanga o il bikini se non vogliono
venire stuprate. E da quando gli Stati Uniti non interferiscono più, si
è creato questo fronte di Porto Alegre che comprende Chavez, Lula e
altri presidenti terzo mondisti ma anche i movimenti guerriglieri come
le Farc [Da Porto Alegre furono ecluse le Farc, gli indipendentisti baschi, Fidel e persiono le Madri di Plaza de Mayo! leggi qui]che stanno creando un mondo alla rovescia qui in Sud America e
sarebbe ora che il mondo si svegliasse prima di trovarsi di fronte a un
altro problema grande anche più di quello mediorientale.


Addirittura?

In Venezuela la criminalità organizzata fa 13 mila morti l’anno, peggio
dell’Iraq dove almeno c’è una guerra. Lui fa il paladino della
giustizia internazionale però intanto fa affari sotto banco con le Farc
e manda soldi a tutti i suoi sostenitori. Regala soldi a Bolivia e
Colombia, si è comprato il debito dell’Argentina, manda il petrolio
gratis al suo amico europeo Ken Livingstone a Londra e al suo referente
americano Ted Kennedy negli Stati Uniti. Ha creato una rete
pericolossissima dove ci sono nemici dell’America e di Israele,
terroristi islamici e narco trafficanti ma anche le solite quinte
colonne europee e americane del terzo mondismo e della rivoluzione
permanente [e gli Ufi!]. E gli ultimi arrestati in America sospettati di essere
complici di Bin Laden erano passati per la Guyana con passaporto
venezuelano con il quale non occorre visto in nessun aereoporto e paese
del mondo.



La disinformazione strategica ha sempre un risvolto semi-comico.


Certo giocarsi tutto il repertorio per Chavez… 

 

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