Su aporrea.org, così come sul sito dei media comunitari venezuelani, sono ormai decine gli articoli, i video, i documenti sulla vicenda Yukpa.
Tra i più significativi c’è la solita sparata tamarra di Chavez. 🙂
Hugo afferma di stare dalla parte del più debole, e per farlo cita Gesù Cristo: a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio, all’Indio quello che è dell’Indio.
Dice che non bisogna ricadere nei vecchi burocratismi (anni e anni di commissioni su commissioni per demarcare le terre indigene), e che non bisogna temere di schierarsi contro il più forte. Insomma il governo bolivariano è con i fratelli Yukpa, e Chavez ci tiene a ripeterlo almeno 100 volte.
Intanto le cose nello Stato di Zulia però non si mettono proprio bene: l’incontro con il ministro per gli affari indigeni, un comandante dell’esercito e la comunità, si risolve in molte promesse (risolveremo, siediamoci ad un tavalo, i militari sono qui per proteggervi…) e con il sequestro di una telecamera dei media comunitari. Non proprio un buon inizio…
Chavez sulla vicenda Yukpa
Viva el pueblo Yukpa! Socialismo o muerte!
ogni dittatore si riempie la bocca con scuse x giustificare la propria dittatura
questo poi.. e’ talmente pistola da perdere un referendum pieno di brogli elettorali..
povero venezuela..